Torna, finalmente completo delle sue numerose sezioni, il festival nazionale dei primi piatti “I Primi d’Italia” dal 29 settembre al 2 ottobre. E torna con rinnovata energia per quella che è la vera ripartenza post pandemia dando un forte segnale verso un ritorno alla normalità e importanti novità.
La XXIII edizione del festival nazionale dei primi piatti, organizzato da Epta Confcommercio Umbria, sarà completo di tutte le sue sezioni, comprese quelle dedicate ai più piccoli che sono mancate lo scorso anno, torneranno i Villaggi del gusto con il circuito di degustazioni continuative, i grandi Chef con le serate “A Tavola con le Stelle” e con i numerosi cooking show sul palco in Largo Carducci, i mercati con le migliori produzioni locali e nazionali e l’intrattenimento sia di giorno che di sera.
Il Festival si aprirà con un grande evento gastronomico, voluto fortemente dal presidente di Epta Aldo Amoni, che vede protagonista la Caserma “Generale Ferrante Gonzaga del Vodice” sede del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito, dove la sera del 28 settembre si svolgerà la cena di anteprima.
La serata, aperta al pubblico che potrà prenotarsi online dal sito www.iprimiditalia.it, ha lo scopo di ringraziare l’esercito per l’importante ruolo, economico e sociale che svolge e per il valore di indotto alle attività commerciali, ricettive e ristorative del territorio.
Nel corso della serata verranno omaggiati del premio I Primi d’Italia i Generali che, nel corso degli anni, si sono succeduti al comando della Caserma.
Dal 29 settembre poi si entrerà nel vivo della kermesse che, come di consueto, propone anche diverse attività culturali, convegni e presentazioni di libri alla presenza degli autori. In particolare quest’anno si apriranno i lavori del G20 dei primi: di che pasta siamo? coordinato dal giornalista enogastronomico Luciano Pignataro.
Tra covid e guerra, lo stato di salute del prodotto simbolo dell’Italia dopo l’ultimo raccolto. Questa la tematica dei lavori a cui saranno chiamati 20 attori della filiera: dai grandi produttori di grano, un mulino impegnato nella trasformazione della materia prima, pastai di diversa provenienza geografica e anche di diverse dimensioni per cercare di avere una visione completa dell’argomento.
I risultati dei lavori verranno presentati sul palco venerdì 30 alle 18,00.
Grande attenzione, anche per questa edizione, alla sostenibilità ambientale che da anni è uno degli aspetti a cui il festival presta maggiore attenzione. In ogni Villaggio del gusto e in ogni attività della manifestazione verranno utilizzati piatti, bicchieri e posate compostabili per ridurre l’impatto ambientale, i rifiuti verranno differenziati e l’umido verrà raccolto per realizzare il compost che sarà utilizzato per la concimazione di una coltivazione di grano. Pronti dunque per una XXIII edizione de “I Primi d’Italia” all’insegna del buon cibo, delle produzioni di eccellenza, della formazione per grandi e piccini, della cultura e della sostenibilità.
Tutte le attività si possono prenotare direttamente dal sito www.iprimiditalia.it.